DIVERSITA' CULTURALE, UNO STRUMENTO DI TRATTATIVA PER LA PACE
A Massimo Pieri Z’’L, Maestro e Uomo di Pace. Dal principio alla fine dei tempi, l'ebraismo, come espressione della diversità culturale [1] , con i patriarchi, i prìncipi, i giudici, le guide politiche, i condottieri, i pastori, i profeti, i maestri, la Legge, il popolo tutto, sia strumento di Trattativa per la Pace, come è detto: "Allora regnerà la pace. Quando l'Assiro [NdT simbolo del nemico in generale] verrà nel nostro paese e penetrerà nei nostri palazzi, noi gli solleveremo contro sette pastori e otto príncipi del popolo" (Michá 5,4). "Chi sono questi sette pastori? David, al centro; Adamo, Seth e Matusalemme, alla sua destra; Abramo, Giacobbe e Mosè, alla sua sinistra. E chi sono questi otto príncipi del popolo? Yshay, Saul, Samuele, Amos, Sofonia, Ezechia, Elia e il Messia.” (TB Sukká 52b). La trattativa è un fondamento dell’eredità ebraica dai tempi di Noè dopo il Diluvio, di Abramo a Beer Sheva , di Giacobbe a Bet-El , di Mosè in Egitto, del popolo