UN COMMENTO SU UN MURALE A ROMA IN VICOLO DEL BOLLO


NES Noi Ebrei Socialisti
אנחנו יהודים סוציאליסטים

Il realismo del murale, che rimanda immediatamente al conflitto in medio oriente, sinteticamente riproduce le due parti in conflitto, come i militari aggressori contro bambini armati asserragliati.
La pittura, inevitabilmente sintetica e di chiara impronta simbolica, non racconta né spiega l'oggetto del contendere, le ragioni e i motivi dell'una e dell'altra parte, ma rappresenta lo schieramento di due parti non equivalenti sotto il profilo della forza.

Il murale potrebbe richiamare alla mente dell’osservatore facilmente altre circostanze, per esempio i tedeschi contro i bambini del ghetto di Varsavia, se non fosse per quella scritta in alto, all’interno della stanza, che richiama la festività cristiana del Natale, che appare ancora una volta violentemente mortificata e calpestata da un popolo "cattivo" e “deicida”.

Una ennesima mistificazione, questa volta un'opera di strada che, demagogicamente, colpisce e irretisce i passanti mentre girano sulla nota e frequentata Via del Pellegrino. Poco importa si tratti o no di un'opera d'arte: il murale, giocando su archetipi emozionali e culturali ormai consolidati, lascia transitare un antisemitismo di tipo emozionale, che bypassa il ragionamento. L'arte, bella o brutta che sia, anche oggi è uno strumento di propaganda.

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Data: 2023-12-27
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti

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