RUBRICA LETTERA 22 La parola ai Lettori



Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la seguente lettera dal  compagno Tano P. firmatario del Manifesto del NES: 

Ieri alle 12,56, la sempre attenta, puntuale e battagliera Federica Piperno, compagna esemplare, pubblica la notizia della liberazione di tre prigionieri israeliani con le foto… quelle di com’erano quando sono stati rapiti e di come sono oggi, dopo la lunga prigionia in mano agli infami di Hamas. Nel pomeriggio mi stavo preparando per partecipare al Congresso, tanto atteso (ogni Congresso politico è – o dovrebbe essere un appuntamento cruciale, in cui si tirano le somme del trascorso, si fanno le modifiche e le conferme per il futuro e si adegua il gruppo dirigente alla nuova puntata. Il Congresso di Sinistra per Israele per me era (è, pardon) assai importante perché impatta sulla mia relazione personale e politica nei confronti di Israele (entità politica e statuale) e dell’ebraismo
(entità culturale) che da decenni seguo con attenzione e affezione.
Soggiogato dalla dipendenza da chat, sono andato a controllarla e (erano ormai le 16,30) non vi ho trovato nessun accenno a quel loquace avvenimento, loquace, che parla e dice tanto di più sugli ipocriti discorsi che senza misura piovono su di noi ad opera di pedissequi senza remore. Ho “postato”, quindi, un breve commento, un urlo, indignato (1) . E sono andato a sedermi sul divano, dopo aver messo nel lettore Blu Ray un film stordente come lo è America oggi di Altman. Quando fuggo, mai per timore, mi rifugio in un grande film con grande capacità dirompente: per una botta, una botta e mezza.
Rimane ancor oggi lo stupore come nessuno abbia sentito la necessità di dire qualcosa su quelle tre vittime del terrorismo … come dire, senza che nessuno si offenda e, dandomi dell’anti islamista mi collochi immeritatamente nel girone dei dannati in cui è esiliato il ricordo di Oriana Fallaci? 
Ho rivisto nelle foto pubblicate le misere vittime dei campi di sterminio appiccicate in una parete della sezione del Pci del mio paese, quando avrò avuto 12 o 13 anni. Fu la prima volta che seppi di quella Piega della Storia e la mia coscienza ne fu a sua volta piegata. «La piega» diceva il mio bravissimo professore di filosofia al liceo «è la memoria che hanno gli oggetti dei traumi che subiscono.»
Gli oggetti capaci di ricordare e gli uomini capaci di dimenticare. È un’aberrazione che segnala l’ennesima rinuncia ad essere coscienti, responsabili… serenamente responsabili, e decisi a tornare arbitri del proprio destino. Vorrei completare l’amara riflessione, con una nota: non è possibile fare alcun paragone (come fanno i viziati vassalli propal per le situazioni createsi nei teatri della guerra voluta e provocata dal terrorismo palestinese): le immagini dei tre liberati, in un certo senso, sono anche peggiori di quelle viste da me bambino. Allora la Germania rilasciò i prigionieri essendosi arresa, non credendosi impunemente e in modo inverecondo vittoriosa, come dalle immagini vergognose fornite ad ogni liberazione, in cambio di ergastolani assassini. 
Seguirò il Congresso da lontano, mi ricorderò, di quello fondante di Democrazia Proletaria, quasi una vita fa. E scriverò qualcosa in merito alle compagne e ai compagni del Nes, attenti e lucidi partecipanti ad ogni discussione.

Viva Israele!

(1) [08/02/2025 16:31] Gaetano Pirrone: Non c'è un commento? Non c'è un commento? Non c'è un commento?
[08/02/2025 16:36] Gaetano Pirrone: Ma i loquaci colleghi della chat, i diplomatici attenti a tutto, soprattutto alle virgole, i pelonelluovisti non hanno nulla da dire? e gli analisti dell'arcano?

Tano P., Roma
Firmatario del Manifesto del NES Noi Ebrei Socialisti


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Data: 2025-01-27
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti

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