COMUNICATO DEL NES Noi Ebrei Socialisti


Invitiamo a sospendere i rapporti diplomatici con il Vaticano: fermiamo chi alimenta l’antisemitismo.

Noi Ebrei Socialisti esprimiamo profonda indignazione per le recenti dichiarazioni del Pontefice e per il reiterato atteggiamento del Vaticano riguardo al conflitto in Medio Oriente. Ancora una volta la Santa Sede ha scelto di ignorare le sofferenze del popolo ebraico e la violenza sistematica esercitata da Hamas, Hezbollah e Houthi contro Israele, concentrandosi esclusivamente sulle risposte difensive dello Stato ebraico.

Condanniamo con forza il silenzio del Vaticano sulle atrocità commesse da Hamas, un’organizzazione terroristica che da decenni opprime sia palestinesi sia israeliani, utilizzando la popolazione civile come scudo umano per portare avanti la propria agenda di odio, violenza e distruzione. Questo silenzio su Hamas, che a distanza di più di un anno tiene ancora prigionieri i rapiti nel pogrom del 7 ottobre 2023, unito a dichiarazioni unilaterali contro Israele, accusato di operare con crudeltà, mitragliare i bambini, commettere un genocidio, non solo distorce la realtà, ma legittima una narrazione che giustifica il terrorismo e fomenta l’antisemitismo su scala globale, alimentando divisioni che allontanano ogni prospettiva di pace.

In questo contesto si colloca anche la recente dichiarazione del Ministero degli Esteri di Israele che accusa il Pontefice di ignorare - nel suo discorso annuale di Natale ai cardinali del Vaticano - la crudeltà del programma politico di Hamas e di usare un doppio standard quando condanna gli attacchi aerei su Gaza.

L’antisemitismo è un antico male e deve essere contrastato.

Noi Ebrei Socialisti invitiamo il Governo israeliano a riflettere se non sia il caso di sospendere temporaneamente le relazioni diplomatiche con il Vaticano. Questa misura, pur drastica, è necessaria per inviare un segnale forte a chi, anche indirettamente, alimenta l’antisemitismo e legittima il terrorismo. La rottura delle relazioni sia un richiamo affinché il Vaticano torni sui propri passi, riconosca il danno provocato dalle sue dichiarazioni e chieda scusa per le posizioni inadeguate e divisive assunte.

Noi Ebrei Socialisti ribadiamo che la pace non può essere costruita alimentando vecchi e nuovi pregiudizi e odio. La critica deve essere fondata sulla verità, mai su una narrazione distorta che colpisce il diritto del popolo ebraico a difendersi e a vivere in sicurezza. Il nostro impegno come NES è quello di sostenere una soluzione equa e duratura che riconosca i diritti di tutti i popoli coinvolti: ebrei, palestinesi e tutte le comunità che subiscono le conseguenze del conflitto. Crediamo in un Medio Oriente fondato sulla giustizia, in cui i popoli diversi possano vivere senza barriere, oppressione, sfruttamento e senza pregiudizi.

Noi Ebrei Socialisti concludiamo rilanciando il nostro Appello a trasformare il conflitto armato in un conflitto culturale e a promuovere una Trattativa permanente che utilizzi la diversità culturale come strumento di negoziazione. Inoltre, riteniamo necessario interrompere anche il dialogo interreligioso tra ebrei e cristiani e trasformarlo in un vero e proprio negoziato fondato su rispetto reciproco, verità storica, confronto paritario, che sono la base per una pace autentica e duratura.

NES Noi Ebrei Socialisti
Gherush92 Comitato per i Diritti Umani

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Data: 2024-12-24
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti e Gherush92 Comitato per i Diritti Umani

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