LETTERA APERTA A PROPAGANDA LIVE


Seguo da anni Propaganda Live, un momento di relax graffiante e spesso intelligente. Ma ora tremo quando arriva il momento di parlare di Israele e Palestina. Tremo perché è un argomento terribilmente serio e andrebbe trattato come tale.

Voglio parlare del servizio sui profughi palestinesi in Libano del 3 maggio sera. Non a caso, richiesti di un commento, i vostri giornalisti non hanno saputo cosa dire e hanno tirato fuori triti luoghi comuni. Il problema è che ‪750.000‬ palestinesi, come ha giustamente detto Mannochi, hanno lasciato le loro case nel’48 convinti da qualcuno che in pochi mesi Israele sarebbe stata spazzata via. E hanno iniziato a vivere questa condizione di profughi in un paese come il Libano che non ha fatto niente per integrarli, con l’appoggio dell’UNRWA che esiste solo in quanto esistono i profughi.

Nel frattempo dai paesi Arabi sono stati espulsi circa ‪850.000‬ ebrei e dall’Iran una quantità indefinita, forse maggiore. Una parte di loro ha trovato rifugio in Israele, altri sono andati altrove. Qualcuno è venuto in Italia dove ha trovato modo di inserirsi senza molti problemi. Molte mie amiche vengono da IRAQ, Tunisia, Egitto. Lavorano, parlano francese, italiano, ancora un po’ di arabo. Hanno molta nostalgia del paese da cui provengono. Hanno trovato in Italia una Comunità solidale, si sono sposate, hanno avuto figli, alcune cantano, altre insegnano o si occupano di psicoanalisi, altre ancora sono semplici casalinghe. Non si vivono come eterne profughe. Parlo di donne perché conosco meglio questo ambiente. Parlo di amiche mie. Ho conosciuto anche Palestinesi, in giro per il mondo. Ragazzi che studiavano, professionisti.

Ricordo anche che in Israele vivono ‪2.000.000‬ di arabi con gli stessi diritti degli altri cittadini insieme a drusi, circassi e altre etnie e religioni.
Quello che voglio dirvi è che il tema è complesso, che esistono altri punti di vista, che la miserevole situazione del Palestinesi deve essere considerata con occhio obiettivo senza demonizzare Israele che non è l’unico responsabile di questa situazione. Voglio dire che fare pura propaganda falsamente leggera e scanzonata su questo dolorosissimo tema è molto pericoloso. Forse ho sentito male ma qualche trasmissione fa la gentile giornalista tedesca che segue le vostre trasmissioni ha detto una cosa agghiacciante. Ha detto che, come tedesca, aveva avuto sempre un occhio di riguardo verso gli ebrei e Israele (!) ma che ora, di fronte al “genocidio” dei palestinesi di Gaza aveva cambiato idea e capiva molte cose. Ho capito male?

NES Noi Ebrei Socialisti


Data: 2024-05-08
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti

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