CONTRO LA RETORICA DELLA "SUPER SPARTA" VERITÀ GIUSTIZIA E PACE




CONTRO LA RETORICA DELLA
"SUPER SPARTA" VERITÀ GIUSTIZIA E PACE

Noi Ebrei Socialisti rifiutiamo con forza l’immagine di Israele come “Super Sparta”, avanzata dal Primo Ministro Netanyahu. L’ebraismo non è né Atene né Sparta: non nasce dall’esaltazione della forza militare, ma da una tradizione che mette al centro la vita, la giustizia e la solidarietà. Ridurre la nostra identità a una retorica guerresca significa svuotarla del suo significato più profondo e consegnarla a un destino di assedio permanente.

La civiltà di Sparta da tempo è sparita, non esiste più; la civiltà ebraica deve e vuole orientarsi verso la vita e il futuro.

Il mito della forza, elevata a fondamento dello Stato e della società, non garantisce sicurezza. Al contrario, produce isolamento politico, erosione democratica e una spirale di guerra senza fine. Parlare di “assedio dei social media” o descrivere le minoranze musulmane in Europa come un pericolo collettivo non rafforza Israele: lo indebolisce, dividendo i popoli e alimentando diffidenza e conflitto.

Questa retorica di guerra fornisce ulteriori spazi all'antisemitismo.

Noi crediamo che le priorità oggi siano:

Cessare immediatamente il fuoco e avviare trattative concrete per la liberazione di tutti gli ostaggi rapiti, vivi o deceduti.

Mettere fine alla retorica dell’assedio e aprire uno spazio politico di dialogo con i palestinesi, non sul terreno della guerra ma su quello della cultura, dell’educazione, del lavoro e della convivenza civile.

Riorientare gli Accordi di Abramo: non come semplici strumenti mercantili, ma come basi per costruire una piattaforma culturale e sociale comune fra tutti i popoli del Medio Oriente. Solo così si potrà dare senso a una cooperazione che includa le persone, le scuole, le città e le comunità.

L’ebraismo ha il compito storico non di glorificare la forza, ma di riparare il mondo, aprendo strade di pace e giustizia.

È il momento di cambiare rotta: dall’assedio alla riconciliazione, dalla guerra alla trattativa, dalla forza alla cultura e la pace.

Rabban Shim’on, figlio di Gamliel, diceva: “Il mondo è basato su tre cose: sulla giustizia, sulla verità e sulla pace, secondo quanto è detto ‘verità e diritto di pace, giudicate nelle vostre città’” (Avot 1,18)

NES Noi Ebrei Socialisti
Gherush92 Comitato per Diritti Umani


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Data: 2025-09-16
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti

Commenti

  1. BRAVI,, bisogna fermare Hamas ma a questo punto bisogna soprattutto fermare Netanyahu!

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  2. L’ebraismo ha il compito storico non di glorificare la forza, ma di riparare il mondo, aprendo strade di pace e giustizia. NON SEMBRA SIA LA VERITA'

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  3. Creare le condizioni per liberare i rapiti è un dovere imprescindibile, come lo è la critica alle degenerazioni belliche in possibili crimini - o nel contesto bellico stesso o a esito dello stesso - indicando e lavorando viceversa a un esito che porti alla convivenza e al compromesso. Resta ineluso il nodo: com'è possibile la convivenza e il compromesso se resta al potere Hamas? E come è possibile, se non con lo sforzo bellico, che Hamas non resti più al potere ?

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