INTERVENTO DEL NES ALL’ISTITUTO PARRI DI BOLOGNA
L'intervento di Stefano Mannacio del NES Noi Ebrei Socialisti in occasione dell’incontro “Due anni fa: il 7 ottobre 2023” organizzato presso l’Istituto Storico Parri di Bologna da Associazione Sette Ottobre, Sinistra Israele - Due popoli due stati e NES Noi Ebrei Socialisti.
Buona Lettura!
NES Noi Ebrei Socialisti
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Bologna, 9 ottobre 2025
A nome del NES grazie per l’invito.
Oggi, mentre le notizie ci offrono un barlume di speranza sulla cessazione delle ostilità e la liberazione degli ostaggi, ricordiamo le vittime del 7 ottobre strappate alla vita da un pogrom antisemita. Quel giorno è una ferita che interroga ciascuno di noi su cosa significhi la libertà, su quanto siamo disposti a difenderla. Le democrazie europee, sorte sulle ceneri della guerra, non sono riuscite a sradicare l’antisemitismo, una malattia cronica che, in concomitanza di una qualsiasi crisi, si slatentizza in forme acute e pericolose. L’odio antisemita è tornato nelle piazze, nei media, nelle università, nei luoghi di cultura, ovunque. Tutti gli elementi dell’antisemitismo sono stati messi in campo, dalle teorie del complotto, al deicidio, all’antisionismo, al revisionismo, alla esclusione sociale e politica. È un fallimento che mette in discussione il cuore della convivenza civile, la libertà di tutti. In questo contesto è nato il NES, Noi Ebrei Socialisti.
Il NES, la cui base culturale e politica è illustrata in un articolato e per noi bellissimo Manifesto, resta a sinistra, non fa un passo indietro, e si considera figlio di due correnti dell’ebraismo moderno:
· il sionismo, con particolare riferimento alla componente socialista, che ha reso stato la patria ebraica;
· il bundismo, che ha proposto il federalismo culturale come fondamento del partito socialista dei lavoratori, una idea di società e politica ancor oggi avanzatissima e più che mai attuale.
Siamo una organizzazione composta da professionisti, studiosi, artisti, sindacalisti, attivisti che si incontra, anche virtualmente, si informa e discute quotidianamente ma non di Shabbat e durante le festività ebraiche.
Nel nostro sito e nei nostri comunicati non abbiamo fatto sconti né a chi offende gli ebrei, né alle politiche del governo Israeliano che, secondo le nostre considerazioni, ha smarrito da tempo la misura nel gestire questo conflitto. I nostri compagni in Israele ci aggiornano costantemente sulla evoluzione della situazione e delle manifestazioni.
In questi due anni il NES ha deciso di agire con iniziative tese a promuovere una conoscenza nuova e “politica” dell’ebraismo. Abbiamo trattato del contributo che l’ebraismo, in quanto tale, con le sue norme e tradizioni, ha dato alla sinistra, alle costituzioni moderne, all’ambiente, al benessere degli animali. Abbiamo organizzato e partecipato a convegni e conferenze nelle comunità di Napoli e Venezia, scuole e luoghi di cultura come la Casa della Memoria di Roma, il Liceo classico Tasso e Liceo Artistico Ripetta a Roma, il Circolo De Amicis di Milano, il Museo Ebraico di Bologna, il Centro Internazionale di Brera. Abbiamo promosso, in collaborazione con l’ADEI WIZO, e col patrocinio dell’UCEI, l’iniziativa di successo “Ritorno a Sderot - arte per ritrovare la vita”. Abbiamo organizzato queste iniziative anche collaborazione con la FIAP, con i Giovani Socialisti e con l’associazione GHERUSH92, Comitato per i Diritti Umani.
Oltre i limiti del dialogo religioso
Un altro problema che abbiamo rilevato, è quanto sia diventato critico il cosiddetto “dialogo interreligioso” con la Chiesa Cattolica ormai fatto di strappi e ricuciture mai soddisfacenti. Noi auspichiamo una nuova formula, un negoziato che migliori i risultati del Concilio Vaticano II i quali non hanno mitigato del tutto il male dell’antisemitismo di origine cattolica.
La questione del medio oriente. Il Piano Trump e il coraggio di scegliere la via difficile
Stiamo guardando con cauto ottimismo gli aggiornamenti delle evoluzioni negoziali del Piano Trump mentre abbiamo registrato una critica aprioristica di molte componenti della sinistra che stanno, a nostro avviso, scioccamente rinunciando ad influenzarlo.
Trasformare il conflitto: una trattativa permanente
In tale contesto crediamo che il conflitto israelo-palestinese non possa essere “risolto” con le armi, con le tregue e la geopolitica. Deve essere trasformato: da guerra armata a confronto politico e culturale, un approccio che noi riteniamo base fondante per una nuova dottrina delle relazioni internazionali e per la soluzione dei conflitti. La pace non è un atto morale, è un processo dinamico dove è necessario che sia messa in campo tutta la conoscenza possibile.
Il Patto di Abramo e la via ebraica alla convivenza
Nell’ambito di tale visione guardiamo con interesse al Patto di Abramo, una iniziativa politica concreta, che ha già dato dei frutti, e che la sinistra avrebbe il dovere di nutrire, coltivare e fare propria. Potrebbe infatti essere una finestra di opportunità su un futuro di pacificazione tra ebraismo e Islam, nel cui contesto, forse, chissà, si potranno costruire premesse negoziali serie per una patria e uno stato palestinese.
Conclusione
Il nostro compito oggi è ricordare le vittime del 7 ottobre, le radici della libertà, il valore della giustizia sociale. E, contrariamente a chi ha voluto vergognosamente usare questa data, come è successo anche a Bologna, quale atto revisionista di resistenza, noi oggi desideriamo ricordare anche le numerose vittime civili palestinesi di questo conflitto, rinnovando ancora il forte auspicio per una sua rapida cessazione e l’avvio di un negoziato culturale che sia premessa e accompagnamento di tutti gli altri processi di pacificazione.
Grazie.
NES Noi Ebrei Socialisti
Per leggere Il Manifesto (clicca qui)
Per info scrivi a +39 371 349 8062 (WA) o gherush92@gmail.com
Data: 2025-10-10
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti
Giusto. Resta tuttavia il fatto che questa (attuale ed egemonica) sinistra al governo sarebbe un pericolo vitale per Israele, per la vita ebraica in diaspora e - in quanto tale e in quanto volontariamente cieca di fronte al pericolo dell'islamismo radicale - per la democrazia e i valori occidentali
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