IL DESERTO DELL'ANIMA E DELLA POLITICA


Il NES esprime il suo dolore e la sua solidarietà per i sedici migranti (10 bengalesi e 6 egiziani) che oggi vengono rinchiusi in una gabbia nel deserto albanese per sperimentare nuovi e moderni campi di concentramento delocalizzati, pensati e costruiti dal Governo fuori dai confini della Repubblica Italiana. Una pratica che rimanda a tragiche esperienze passate. 

Procedure accelerate di frontiera fuori dall'Italia, deterrente agli sbarchi, per i migranti che rispondano ai seguenti requisiti: provenienza da Paesi sicuri, maschi, maggiorenni, appartenenti a categorie «non vulnerabili». Risposta per i richiedenti asilo prevista entro quattro settimane: se il responso sarà positivo verranno trasferiti in centri di accoglienza in Italia. 

Il Governo ha investito soldi ed immagine per costruire fuori dai suoi confini questi centri extraterritoriali per migranti, per respingerli e traferirli in maniera forzata, per separare gli uomini dalle loro famiglie e dalle loro donne, per mantenere lontana e virtuale la loro presenza, i controlli, le cure mediche, la difesa degli avvocati. Persistono reali dubbi di ordine giuridico (sul concetto di Paese sicuro e sulla liceità  portare e trattenere i migranti nei centri albanesi)  ed economico (il costo dell'operazione) per una procedura che potrebbe essere in contrasto con i diritti umani, la costituzione italiana e la carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

Noi temiamo una prigionia senza accuse, senza tempi, senza processo, senza condanne, uomini rinchiusi per la protervia dei governanti, per la loro propaganda, separati dalle famiglie e dal loro luogo natio, impediti di raggiungere la destinazione sognata. I primi sedici di non si sa quanti sfortunati provenienti da paesi considerati sicuri. Un Governo di destra che colpisce i più deboli del mondo, in attesa di poter esprimersi, domani, anche nei confronti di chi si oppone a questo deserto dell'anima, della cultura, della politica e del lavoro. 

Mentre in occasione del nuovo giubileo si aprono le porte a milioni e milioni di migranti turisti e pellegrini, a un turismo soffocante, che sta desertificando e destrutturando le nostre città, distruggendole, si riduce, via via, l'accesso a giovani donne e uomini, potenziali lavoratori, specialmente se stimolati a una rinascita.
       
Il NES rinnova il suo impegno a favore dei popoli perseguitati e delle vittime di tutte le guerre, persecuzioni e deportazioni. 

NES Noi Ebrei Socialisti

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Data: 2024-10-15
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti

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