LA GRANDE ASSENTE ALLA COMMEMORAZIONE DEL 7 OTTOBRE
Il NES esprime dolore, sconcerto e rabbia per l'assenza dei leader dei partiti della Sinistra Italiana alla commemorazione del pogrom del 7 ottobre, tenutasi al Tempio Maggiore di Roma, compresa quella della Segretaria del Partito Democratico, il più importante dell’opposizione. Tale assenza dimostra quanto scarsa sia l'empatia nei confronti delle vittime del più grave pogrom antisemita dai tempi della Shoah, la non piena comprensione della dinamica dei drammatici eventi in corso, delle prospettive negoziali.
Non è con slogan precostituiti in un algido comunicato della segreteria del PD che la sinistra può intervenire proficuamente sulla questione, né contribuire a mitigare l'ondata di antisemitismo in corso, di cui la sinistra è purtroppo parte attiva; non è certo ripetendo slogan quali “i palestinesi subiscono una punizione collettiva”, “Israele non è Netanyahu, la Palestina non è Hamas”, che può dare un contributo a riprendere una trattativa che porti alla interruzione del conflitto; non è richiamando forme di giustizialismo nei confronti di Israele, che è già stato condannato dalla sinistra per crimini di guerra senza attendere i processi, senza salvaguardare il suo diritto di difesa, i tribunali internazionali e nazionali che giudicheranno eventuali errori e mancanze. E non ultimo, non si aiuta la causa palestinese mantenendo un solo timido distacco dalla manifestazione antisemita e crudele di sabato scorso, ordita alla vigilia dell’anniversario del 7 ottobre, argomentando, senza entrare nel merito, che la piattaforma non era condivisibile.
Il NES non appoggia acriticamente le iniziative del governo israeliano, osserva con attenzione e dolore i drammatici eventi in corso ma condanna, come dovrebbe fare la sinistra, l'esercizio quotidiano dell'antisemitismo come strumento di lotta politica perché ottunde analisi, idee, cultura e prospettive negoziali ed emargina gli ebrei di sinistra da qualsiasi tentativo di fornire un valido contributo.
Invitiamo la Segretaria del PD e tutta la sinistra italiana, in prossimità del Kippur, a tornare sui propri passi e cessare di ricondurre l'osservazione di questo drammatico conflitto a slogan vuoti che tendono a rendere le vittime carnefici.
Il NES è per la trasformazione del conflitto armato in un conflitto/confronto culturale, dove tutti gli elementi critici e di distanza attuali possano essere analizzati e trasformati in enzimi di avvicinamento.
Il NES è favorevole alla costituzione di una patria palestinese come atto preliminare dichiarato e dettagliato per la costituzione di uno stato, una patria che non può determinarsi solo avendo come finalità la distruzione del vicino.
NES Noi Ebrei Socialisti
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Data: 2024-10-08
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti
Ineccepibile biasimo di un comportamento VERGOGNOSO
RispondiEliminaCondivisibile solo nella critica al cerchio bottismo della Schlein o del PD per le inacettabili manifestszioni pro Hamas o anti Ebrei. Criticare anche aspramdnte il governo israeliano non puo essere considerato antisemitismo.
RispondiEliminaGià negli anni '80 si verificò una situazione simile. Ma molti socialisti italiani, ebrei e non ebrei, protestarono pubblicamente verso quella parte di Sinistra che aveva confuso Arafat con Mazzini 😳😳😳
RispondiEliminaNegli anni 80 la sinistra si era innamorata di Arafat che corrispose a tanto amore scatenando la seconda intifada!
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