RUBRICA LETTERA 22 La parola ai Lettori
Riceviamo da due compagne del NES di Venezia, e volentieri pubblichiamo, le seguenti lettere che commentano la manifestazione di ieri al Lido in occasione della Mostra del Cinema. Entrambe le testimonianze sottolineano il dramma e il dolore del tradimento dei compagni e degli amici di una vita, e rappresentano molto bene il clima di odio antisemita che stiamo vivendo e che si diffonde a macchia d'olio nei più diversi ambienti, politico, studentesco, accademico, della sanità, sportivo, della cultura, artistico, dello spettacolo, delle organizzazione non governative e per i diritti umani e della società civile.
NES Noi Ebrei Socialisti
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Ho visto le foto del corteo del Lido. Ho visto con orrore sfilare persone che credevo sinceramente pacifiste e amiche insieme a gentaglia con cartelli neri che sembrano scritti direttamente da Hamas. Questa ondata di follia è governata a Venezia da personaggi invasati e dai giovani dei centri sociali di tutto il Veneto, ma anche dalle "Donne in Nero", da Verdi e Sinistra, dai 5 Stelle e con l'adesione delle donne del PD.
C'erano le mie colleghe di scuola, che credevo di sinistra. Le donne della Consulta delle Cittadine di Venezia con cui ho lavorato per anni. Soprattutto donne, direi. Tutte e tutti accecate/i dalla propaganda e dalla voglia di fare rumore credendo di essere contro la destra. Per me tutto questo è spaventosamente imbarazzante perché da un lato sono sconvolta per la continuazione della guerra e lo strapotere di Netanyahu ma dall'altro da questo odio che si taglia con il coltello. Penso che bisogna far passare l'ondata e cercare di divulgare cultura, dove è possibile.
A suo tempo l'Adei ha fatto per anni una rassegna del cinema Israeliano alla Casa del Cinema di Venezia. E venivano molte persone che ho visto a questa manifestazione. Poi è subentrata la rassegna del cinema Palestinese. Mi chiedo se hanno capito in che mani sono capitate.
E sono sicura che qualcuna abbia provato un po' di imbarazzo. Ma la buona fede non esime da una analisi critica della situazione e del contesto, dal rendersi conto dei contenuti unilaterali e violenti portati nella manifestazione.
NES Venezia
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Finalmente siamo sopravvissuti anche alla manifestazione di ieri al Lido. Per quanto mi riguarda uno spettacolo di “Sanfedismo”. Non posso che essere colpita dalla partecipazione emotiva di tanti e di tutte le età per il ripudio della guerra, per la difesa dei diritti, per quest’appello a “restare umani”. Certo sorprendono parimenti due cose, il totale rifiuto a cercare di capire la situazione nel suo contesto generale e la totale parzialità sulla pace, sui diritti e sull’umanità.
Nessun cenno come sempre agli ostaggi, nessuna pietà e mobilitazione per situazioni simili e forse anche più deliranti, che questo nostro mondo sta vivendo. Nessun richiamo ai 33.000 bambini ucraini rapiti e scomparsi in Russia, nessuna memoria per esempio per la situazione delle donne in Afghanistan o per gli omossessuali impiccati in Iran o gettati dai tetti dei palazzi proprio a Gaza.
Ma quello che più mi turba è la tranquilla partecipazione di dirigenti di sinistra (in particolare del PD, che un tempo ho collaborato a far nascere) a questa, come per altro ad altre manifestazioni, dove si usa il termine genocidio, che non è una parola qualunque, dove si può sfilare al lato di cartelli con scritto “From river to the sea”, riducendo ad analisi tipo “erano pochi, quello che importa è la volontà di pace e giustizia”.
Impossibile al momento il dialogo ed il ragionamento, amici di vita, che fino a poco tempo fa postavano soprattutto foto di compleanni, panorami e prodotti gastronomici, pubblicano su facebook bandiere palestinesi e discorsi e proclami di prelati.
Anche se in questo secolo non si tratta del Cardinale Ruffo.
Scusate per la piccola disgressione catartica e scusate se vi accludo anche una colonna sonora ( Canto dei Sanfedisti ).
NES Venezia
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Per info scrivi a +39 371 349 8062 (WA) o gherush92@gmail.com
Data: 2025-08-31
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti
Purtroppo, come sembra abbia detto Einstein, mentre il genio umano ha dei limiti, l’idiozia umana no. Ho paura che di fronte all’”idiozia” dei cortei pacifisti a poco valgano i richiami alla storia e all’analisi politica dei contesti reali. D’altra parte, mentre non sono disposto a partecipare o a sostenere alcuna iniziativa “pacifista”, spero che la guerra a Gaza abbia presto un termine, nell’interesse di Israele e di tutti i popoli della regione.
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