RUBRICA LETTERA 22 La parola ai Lettori

LETTERA 22, 1954.

La bella lettera indirizzata al NES da un professore che resiste alla fascinazione dei "buoni propal" che invadono scuole e università.

Buona Lettura!
NES Noi Ebrei Socialisti

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Colonialismo delle coscienze 

Carissimo NES,

ti scrivo per lasciare anonima, ma forse utile, traccia di un clima difficile che sono costretta a vivere, grazie ai "buoni" che si agitano nelle strade, nelle università e nelle scuole...

I buoni, cioé i propal, hanno portato le loro istanze fra le mura dell'accademia, prede di certezze inossidabili e atavici moti di odio antisionista. Prima sono stata sollecitata ad aderire, cosa che ovviamente non ho fatto, a un'azione di disobbedienza civile, che avrebbe dovuto attuarsi attraverso una iniziativa delle lavoratrici e dei lavoratori delle Università italiane a sostegno del popolo palestinese attraverso un'azione di disobbedienza civile e sciopero della didattica "alla rovescia" (testo integrale è tuttora reperibile sul sito dell'Università di Parma, e circola copiosamente su WhatsApp e varie piattaforme e siti di istituzioni e gruppi aderenti).

Per costringere Rettori e Senati Accademici degli atenei italiani a boicottare e sanzionare in molteplici maniere Israele, si invitano gli aderenti all'iniziativa a "Modificare il regolare svolgimento delle attività didattiche del primo semestre 2025/26, mettendo l centro delle lezioni - in vari modi e in collaborazione con studentesse e studenti - le attuali forme di genocidio in corso e le possibili forme di resistenza ad esso"

Si invitano inoltre gli aderenti a "Sostituire in parte il regolare svolgimento delle proprie lezioni con seminari aperti nelle piazze e altri luoghi pubblici, creando una rete nazionale di eventi in comune; iniziare le lezioni comunicando i motivi della propria adesione all'iniziativa, anche attraverso il silenzio, e compresa la lettura del documento completo".

Non ho aderito, perché lo spontaneismo critico e la libertà e nobiltà d'intenti mi sono parsi solo una facciata, per camuffare l'antisionismo e l'antisemitismo dietro un simulacro di impegno civile, in perfetta linea con quel protagonismo illusoriamente etico e sostanzialmente gregario in nome del quale ognuno si sente indispensabile elemento di un discorso in realtà già scritto, che non ammette contraddittorio.

Analogo tentativo è stato condotto da qualche collega in sede di Consiglio di Dipartimento, assecondando una retorica empatica nella quale stare con Sion equivaleva a non provare nulla: ritorna la disumanizzazione dell'ebreo e delle sue ragioni, gli orologi si fermano e poi sembrano riavvolgere le lancette di ottant'anni...la parola genocidio migra verso un campo semantico nuovo, sovvertendo l'orizzonte della vergogna...

Mi addolora assistere al colonialismo delle coscienze dei nostri giovani, inermi bersagli di una propaganda a senso unico che strumentalizza la questione palestinese più di quanto la assuma criticamente. Una propaganda che alimenta sé stessa catalizzando umori confusi entro un recinto di dissenso ben recintato e infangato di pregiudizi, che pretestuosamente asseconda una riscrittura del mondo che vuole rinascere dalla colpevolizzazione degli ebrei, per non assumere le proprie responsabilità storiche. Buffo che si macchino di una simile "semplificazione demenziale", come scriveva Eward Said, i suoi sedicenti eredi culturali - testamenti traditi, così profondamente da rammaricarsi per la pace fragile e recente e per il ritorno di quelle vittime attese da 700 giorni.

Ma c'è il NES, e voglio credere nella prossima pagina di storia.

Un firmatario del Manifesto del NES
Noi Ebrei Socialisti

 


NES Noi Ebrei Socialisti




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Data: 2025-11-04
Autore: NES Noi Ebrei Socialisti

Commenti

  1. Il guaio è che i Governi latitano e non azionano le leve economiche. Tutto viene demandato [vigliaccamente?] ai singoli. Sarebbe [almeno] utile grattarci la pera e [almeno cercare di] capire perché tanto cuore pende da quella parte. Poi potremo incazzarci meglio, ne sono convinto.
    Namasté 🙏 שלום

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